Carta dei Servizi

 

 

PRESENTAZIONE DELLA CARTA DEI SERVIZI

L’Associazione “Donna e Politiche Familiari” ha adottato la Carta dei Servizi sulla base del proprio orientamento alla qualità e in relazione alle disposizioni normative in materia, tra cui la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dir.P.C.M. 27 gen. 1994) e la Legge 8 novembre 2000, n. 328 (Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali) e successive modifiche. La presente Carta dei Servizi espone in dettaglio la storia, l’organizzazione, gli scopi, le strutture e i servizi dell’Associazione, implicando un constante monitoraggio delle attività promosse, la verifica degli standard garantiti e la definizione degli obiettivi di miglioramento.

 

PRINCIPI ISPIRATORI

L’Associazione “Donna e Politiche Familiari” dichiara di ispirarsi ai seguenti princìpi e valori nell’erogazione dei propri servizi.

  1. Eguaglianza: tutti i soci ed i beneficiari dell’associazione sono uguali e non possono essere distinti sulla base del genere, dell’età, della religione, dell’etnia, della lingua, delle scelte politiche o delle opinioni. La diversificazione dei ruoli all’interno degli interventi promossi dall’associazione non contribuisce a creare distinzioni di potere, ma serve esclusivamente a declinare le diverse funzioni delle persone che contribuiscono ad erogare la prestazione. L’Associazione si impegna combattere ogni forma di discriminazione ingiustificata, e a rispettare e far rispettare, ovunque le competa, questo primo principio di uguaglianza.
  2. Rispetto alla persona: l’associazione persegue l’obiettivo del rispetto alla persona, ed in particolare del rispetto alla donna intesa come soggetto sociale. L’associazione si impegna a incrementare relazioni basate sul rispetto reciproco, promuovendolo già a partire dagli scambi comunicativi interni all’associazione stessa, con i soci e con l’utenza.
  3. Partecipazione: l’associazione dichiara di ispirarsi al principio della partecipazione e intende facilitare la presenza della donna e il suo inserimento in ogni ambiente della vita sociale, sviluppandone la sua partecipazione in ambito politico, lavorativo, ed economico. Tutti i soci hanno diritto alla piena partecipazione alla vita associativa, nel rispetto delle disposizioni che ne declinano i rispettivi ruoli.
  4. Qualità: l’associazione persegue il fine dell’erogazione di servizi di qualità. A questo scopo ne cura con attenzione le fasi di progettazione e di intervento e ne monitora l’andamento attraverso diligenti e reiterate procedure di verifica.
  5. Tutela: l’associazione dichiara di tutelare i suoi membri e i suoi utenti, vigilando affinché non venga mai arrecato alcun danno, sia fisico che psicologico, durante le sue attività. L’associazione si impegna inoltre a tutelare ogni individuo nella propria singolarità, rivendicando il diritto alla libertà ed autodeterminazione.

 

STORIA

L’Associazione “Donna e Politiche Familiari” si propone come una Associazione “tutta al femminile”, composta da avvocati e psicoterapeute, ed opera dal 1998 all’interno della Casa Internazionale delle Donne occupandosi del problema della violenza domestica. Nel 2000 nasce lo Sportello di Ascolto Psicologico e Legale Congiunto, attraverso cui all’interno della Casa le donne vengono accolte da una psicoterapeuta e da un’avvocata. Nel 2005 l’Associazione opera attraverso progetti di prevenzione alla violenza di genere negli istituti superiori di Roma e provincia, finanziati da Solidea, Istituzione della Provincia di Roma e Comune di Roma. Nel 2010 si realizza un progetto rivolto agli uomini autori di violenza, denominato “Colpire non è virile”. Il progetto è finanziato dal Dipartimento delle Pari Opportunità, Presidenza del Consiglio dei ministri, e rappresenta il primo progetto rivolto agli uomini autori di violenza nel territorio romano, e il secondo di questo genere su tutto il territorio nazionale.

Il 12 aprile 2016, presso la sede sociale di via della Lungara 19, l’Associazione si costituisce a norma dell’art. 36 e seguenti del Codice Civile e della Legge 383/2000, costituendosi tramite Statuto firmato dalle socie e figure del Consiglio Direttivo Teresa Dattilo, Giovanna Busto, Carmela Pignataro e Tiziana Colamonico. Il 20 ottobre 2022, alle ore 09, presso la stessa sede, alla presenza delle figure del Consiglio Direttivo e socie Teresa Dattilo, Carmela Pignataro, Elisabetta De Filippis, Roberta Primavera e Alessandra Mura, si approva l’aggiornamento dello Statuto sociale dell’Associazione per l’adeguamento alle nuove disposizioni introdotte dal codice del terzo settore di cui al decreto legislativo n. 117 del 2017 ai fini dell’iscrizione al RUNTS ai sensi del Decreto Ministeriale 106/2020.

Dal momento della sua fondazione, l’Associazione lavora con enti pubblici e privati allo scopo di promuovere il benessere della donna e sensibilizzare sulle tematiche della violenza di genere, domestica, sull’abuso e sulla disparità sociale. L’attività dell’Associazione si svolge principalmente (ma non esclusivamente) su scala locale, proponendosi come punto di riferimento per il sostegno al femminile e come nodo della rete di associazioni e enti afferenti alla Casa Interazionale delle Donne.

 

ATTI COSTITUTIVI

Ai sensi del Decreto legislativo 117 del 2017 e delle norme del Codice civile in tema di associazioni, è costituita l’Associazione non riconosciuta di promozione sociale denominata “Donna e Politiche Familiari”. L’Associazione (ora denominata APS, associazione di promozione sociale, iscritta nel Registro unico nazionale del Terzo settore) non ha finalità di lucro e si propone di svolgere attività di utilità sociale nei confronti degli associati e di terzi, nel pieno rispetto della libertà e dignità degli stessi, escludendo finalità politiche e sindacali professionali o di categoria. Nello Statuto costituente si dichiarano inoltre la sede principale, iscritta nella splendida cornice della Casa Interazionale delle Donne, il territorio di competenza (provincia di Roma, con possibilità di estendersi anche all’ambito nazionale e internazionale) la durata illimitata con possibilità di scioglimento con delibera assembleare ai sensi della legge, le finalità di solidarietà sociale, i diritti e gli obblighi concernenti la richiesta di ammissioni all’Associazione per i soci, incluse le quote, i contributi associativi e il recesso, gli organi dell’Associazione e le loro funzioni, il patrimonio ed esercizio finanziario. Si descrivono inoltre quali scopi generali dell’Associazione:

  1. il sostegno e la promozione della personalità della donna, delle politiche familiari e delle differenze di genere;
  2. la lotta alla violenza di genere e agli stereotipi di genere;
  3. la difesa legale della donna nell’ambito della famiglia e del contesto sociale;
  4. lo sviluppo e l’inserimento della donna, per una maggiore presa di coscienza e consapevolezza dei propri diritti e del ruolo che le compete nella società attuale;
  5. la prevenzione alla violenza di genere anche attraverso la formazione di operatori e operatrici.

 

SCOPI E FINALITÀ

L’Associazione è apartitica e aconfessionale, e fonda la propria attività istituzionale ed associativa sui principi costituzionali della democrazia, della partecipazione sociale e sull’attività di volontariato. L’Associazione persegue, senza scopo di lucro, finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, attraverso l’esercizio, in via esclusiva o principale, di una o più attività di interesse generale in favore dei propri associati, di loro familiari o di terzi. Essa opera nei seguenti settori:

  1. Prevenzione e lotta contro la violenza di genere nei confronti delle donne e della violenza domestica seguendo i principi della Convenzione del Consiglio d’Europa (Convenzione di Istanbul, 11 maggio 2011);
  2. educazione, istruzione e formazione professionale, ai sensi della legge 28 marzo 2003. n. 53. successive modificazioni, nonché le attività culturali di interesse sociale con finalità educativa;
  3. organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche editoriali di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato e delle attività di interesse generale;
  4. formazione extra-scolastica, finalizzata alla prevenzione di ogni forma di violenza e della dispersione scolastica e al successo scolastico e formativo, alla prevenzione del bullismo e al contrasto della povertà;
  5. promozione della cultura della legalità;
  6. promozione e tutela dei diritti umani civili e sociali, promozione delle pari opportunità.

L’Associazione persegue le seguenti finalità:

  1. sostenere e promuovere la donna, le politiche familiari e le differenze di genere;
  2. sostenere e promuovere la lotta alla violenza di genere e agli stereotipi di genere,
  3. sostenere e promuovere la difesa legale della donna nell’ambito della famiglia e del contesto sociale, aiutandola a decifrare le leggi vigenti;
  4. sostenere e promuovere lo sviluppo e l’inserimento lavorativo della donna, per una maggiore presa di consapevolezza dei propri diritti e del ruolo che le compete;
  5. sostenere e promuovere attività di segretariato sociale e quant’altro necessario per la sua migliore qualificazione professionale ed esistenziale
  6. sostenere e promuovere la prevenzione della violenza di genere, del bullismo e del cyberbullismo nelle scuole di ogni ordine e grado,
  7. sostenere e promuovere percorsi di orientamento al lavoro in termini di pari opportunità,
  8. sostenere e promuovere la formazione di operatori ed operatrici in merito al fenomeno della violenza domestica;
  9. promuovere iniziative dirette a focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sul fatto che la violenza non è un fatto privato e che la cultura del sapere è l’arma più efficace per combatterla dando sempre particolare attenzione al fenomeno della violenza assistita;
  10. l) sostenere e promuovere una cultura di contrasto alle discriminazioni di razza, religione, orientamento sessuale e identità di genere.

L’Associazione persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale. Si ispira a criteri di democraticità ed uguaglianza dei diritti di tutte le associate, le cariche associative sono elettive e tutte le associate possono esservi nominate. Svolge le attività indicate nei successivi articoli e quelle ad esse direttamente connesse, avvalendosi prevalentemente delle attività, prestate in forma libera e gratuita, dalle associate. In caso di particolare necessità, l’associazione può assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di prestatori di lavoro autonomo o professionale, anche ricorrendo a proprie associate. L’associazione non distribuisce, anche in modo indiretto, utili e avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la sua esistenza, a meno che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge o siano effettuate a favore di altre organizzazioni di utilità sociale che, per legge, statuto o regolamento, fanno parte della medesima ed unitaria struttura ed impiega gli utili o gli avanzi di gestione per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse. In caso di scioglimento, l’associazione devolverà il patrimonio dell’organizzazione ad altre strutture con pari finalità o a fini di pubblica utilità, salvo diversa destinazione imposta dalla legge.

 

ATTIVITÀ

Per raggiungere gli scopi suddetti l’Associazione potrà svolgere le seguenti attività:

  1. organizzazione di incontri integrati psicologico-legali per offrire una migliore tutela in situazioni di violenza domestica e non solo;
  2. organizzazione di iniziative di studio e di ricerca inerenti il ruolo della donna e della famiglia, il benessere dei minori, le dinamiche di coppia, attraverso approfondimenti scientifici su argomenti psicologici, legali, sociali e discipline legate all’area del benessere psicofisico;
  3. progettazione, attività di cooperazione nazionale ed internazionale in ambito socio assistenziale, formativo, legale ed in generale per la promozione e diffusione del benessere sociale;
  4. organizzazione di seminari, laboratori, campagne di informazione e sensibilizzazione, conferenze, convegni, gruppi psicoeducativi, per favorire discussioni e confronti fra donne su tematiche inerenti l’universo femminile e le politiche familiari;
  5. prestare attività di assistenza psicologica e psicoterapia a mezzo di professioniste/i abilitati all’esercizio della professione;
  6. prestare attività di assistenza e consulenza giuridica a mezzo di professioniste/i abilitati all’esercizio della professione; ed anche iscritti alle liste del gratuito patrocinio;
  7. prestare ogni altra attività di assistenza socio sanitaria nei confronti di donne e di uomini, di minori svantaggiati in ragione di condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali o familiari;
  8. prestare ogni altra attività di promozione del benessere psico-fisico, stimolando il ricorso ad interventi naturali che rispettino l’equilibrio dell’organismo umano, attraverso discipline olistiche con l’obiettivo di accompagnare la persona in difficoltà in un percorso di consapevolezza di sé e di auto-guarigione dai propri disagi, aiutandola a diventare protagonista della propria salute;
  9. prestare ogni altra attività di promozione di una condizione di benessere all’interno della comunità attraverso la prevenzione del disagio psicologico-sociale e l’individuazione di buone prassi da diffondere sul territorio;
  10. organizzazione di corsi di formazione (anche ECM) nell’ambito delle finalità dell’Associazione;
  11. organizzazione di manifestazioni culturali di sensibilizzazione e non, quali: eventi, spettacoli, mostre, concerti, proiezioni cinematografiche, incontri, dibattiti, conferenze, convegni, workshops, esposizioni ed altri momenti di aggregazione;
  12. organizzazione attività di raccolta fondi, found-raising.

L’Associazione può svolgere, ex art.6 del Codice del Terzo settore, anche attività diverse da quelle di interesse generale, a condizione che esse siano secondarie e strumentali all’attività principale. La determinazione delle attività diverse è rimessa al Consiglio direttivo che, osservando le eventuali delibere dell’assemblea delle associate in materia, è tenuto a rispettare i criteri e i limiti stabiliti dal predetto Codice e dalle disposizioni attuative dello stesso rispetto allo svolgimento di tali attività. L’Associazione può, altresì, porre in essere raccolte pubbliche di fondi, al fine di finanziare le proprie attività di interesse generale, nelle forme, nelle condizioni e nei limiti di cui all’art.7 del Codice del Terzo settore e dei successivi decreti attuativi dello stesso.

L’associazione vuole essere luogo di aggregazione, confronto, scambio emotivo e creativo rivolto alle donne, agli uomini, ai bambini, agli/lle adolescenti, alle famiglie tutte, e si avvale di ogni strumento utile al raggiungimento degli scopi sociali anche attraverso la stipula di apposite convenzioni, della collaborazione con altre associazioni, società o Enti e l’esercizio, esclusivamente per scopo di autofinanziamento, di attività marginali previste dalla legislazione vigente.

L’Associazione, pur non svolgendo attività diverse da quelle previste dallo scopo sociale, si propone per l’affermazione dello stesso:

  1. di produrre, distribuire, diffondere materiale scientifico, culturale, didattico, attraverso qualsiasi mezzo di divulgazione;
  2. di svolgere ed organizzare in proprio o con la collaborazione di altri organismi seminari, incontri, corsi di specializzazione, di qualificazione e formazione, dibattiti, conferenze, convegni, attinenti allo scopo sociale;
  3. di gestire attività di carattere sociale, culturale e ogni altra iniziativa atta ad agevolare lo studio e la preparazione culturale riferita allo scopo sociale;
  4. di promuovere e svolgere attività di ricerca;
  5. di stipulare con enti pubblici e privati contratti e convenzioni.

 

ORGANI SOCIALI

Sono ammessi a far parte dell’Associazione le persone fisiche senza alcuna distinzione di sesso, razza, idee e religione e le Associazioni di promozione sociale le quali, aderendo alle finalità istituzionali della stessa, intendano collaborare al loro raggiungimento.

Ai fini dell’adesione all’Associazione, chiunque ne abbia interesse presenta domanda per iscritto al Consiglio Direttivo, che è l’organo deputato a decidere sull’ammissione e che delibera l’ammissione o il rigetto entro 90 (novanta) giorni dalla presentazione della domanda. L’adesione all’Associazione è a tempo indeterminato e non può essere disposta per un periodo temporaneo, fermo restando in ogni caso il diritto al recesso. Il Consiglio Direttivo stabilisce annualmente le quote di adesione per l’anno sociale seguente.

Gli/le associati/e, partecipano alla vita associativa e intervengono alle assemblee ordinarie e straordinarie. Le prestazioni fornite dalle Associate sono normalmente a titolo gratuito, salvo che non risulti loro affidato un incarico professionale o altro incarico retribuito per delibera del Consiglio Direttivo.

  1. Sono organi dell’Associazione:
  1. l’Assemblea;
  2. l’organo di amministrazione (o Consiglio Direttivo);
  3. la Presidente;
  4. il Tesoriere;
  5. l’organo di controllo, nominato qualora si verifichino le condizioni di cui all’art.30 del Codice del Terzo settore;
  6. l’organo di revisione, nominato qualora si verifichino le condizioni di cui all’art.31 del Codice del Terzo settore.

Le modalità partecipative, di nomina e di competenze dei vari organi sociali sono trasparenti e disciplinate nel dettaglio a livello statutario.

 

CONTATTI

Via della Lungara 19 – 00165, Roma (RM)

Stanza 113, primo piano.

Telefono 06 68809550

Sito web www.donnaepolitichefamiliari.it